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Come sopravvivere ad una pandemia in viaggio

Come sopravvivere ad una pandemia in viaggio

Stai svolgendo un’esperienza lontano da casa, nel bel mezzo di una pandemia e non hai un lavoro che possa aiutarti a sostenere le spese? 

Oggi voglio parlarti di come affrontare al meglio tale situazione.

Premessa

Nella speranza che gli anni a venire non ci regalino altre brutte sorprese, il 2020 è stato segnato dal terribile covid-19 e rimarrà sempre ricordato per questo.

 

Esso ha avuto un incredibile impatto sulle nostre vite stravolgendocele.

Chi per lavoro, chi per studio, è stato costretto ad adattarsi ad un nuovo tipo di “normalità”. Chi invece, ahimè, la possibilità per adattarsi nemmeno ce l’ha avuta.

 

A subirne le conseguenze sono stati anche coloro che, per un motivo o per un altro, hanno deciso di calarsi in una nuova avventura e trasferirsi all’estero. 

Io faccio parte di questa categoria.

La mia esperienza

Come molti sapranno io mi trovavo in Australia.

Avevo scelto di trasferirmi laggiù per incoronare uno dei miei tanti sogni: quello di esplorare un continente che ho sempre trovato tanto affascinante quanto irraggiungibile.

Sicuramente non il tempismo perfetto, anche se qualche mese sono riuscito a godermelo.

 

Io lavoravo in un ristorante e il mio impiego era quello di cameriere, lavapiatti e aiuto chef, di tutto un po’.

Resistemmo per qualche settimana ma poi le restrizioni arrivarono anche laggiù e, come noto, la ristorazione è uno dei settori più colpiti.

 

Dipendente e immigrato quale ero non potevo far altro che sperare.. O mettermi in gioco.

Optai per la seconda scelta.

I tentativi

Dato che l’asporto era consentito, il mio primo tentativo fu quello di proporre al manager di poter imparare a creare pizze: in questo modo mi sarei potuto sostenere.

Troppo ottimista. Ricevetti un secco: “no”.

 

E dunque perché non imparare a cucinare deliziosi piatti ed aiutare in cucina? Nonostante le mie scarse doti, anche questa poteva sembrare una buona soluzione.

Ancora troppo ottimista, subii la stessa risposta. Tentativo invano. 

 

La volontà c’era ma la dura sorte era un’altra: venni licenziato nel giro di pochi giorni.

 

Quì imparai la mia prima grande lezione: avere sempre un piano B

Conoscere le proprie abilità è importante ma tentare di mostrarle al proprio datore di lavoro nel pieno di una pandemia è un pensiero degno di nota, tuttavia troppo ottimista.

 

Così mi venne sbattuta una porta in faccia e mi ritrovai disoccupato, dall’altra parte del mondo

 

Il mio pensiero dunque fu quello di ripiegare su un lavoro molto in voga negli ultimi anni: quello del rider. Mi feci gentilmente prestare una bicicletta, perché non avevo le possibilità per comprarne una, ed una borsa apposita.

 

Il lavoro del rider non era molto remunerativo ma almeno mi permetteva di sostenermi e di sopravvivere. Era una soluzione temporanea ed era accettabile.

Proseguii qualche settimana ma quell’impiego iniziava ad essere pesante. Non era ciò che volevo fare e non mi rendeva felice.

 

E così mi ritrovai di nuovo squattrinato e dovevo pensare ad una soluzione.

Ed essa arrivò puntuale.

La svolta

Dovere fare i conti con i pochi soldi rimasti, mi aveva da tempo portato a risparmiare su qualsiasi cosa.

Questo mi fu molto utile perché iniziai a produrre ciò che potevo evitare di comprare

 

Così, ormai da mesi, mi ero specializzato nell’impastare e sfornare delizioso pane e nel produrre squisite torte di carote per le mie colazioni. 

Perché proprio quella torta? Beh, perché era la più economica.

 

Dunque torta di carote. Questa era la chiave

Le persone adorano i dolci e noi italiani siamo conosciuti in tutto il mondo per il nostro cibo. 

 

Ora quindi avevo un’idea e gli strumenti per realizzarla: potevo vendere torte di carote e sostenermi così aggiungendo soltanto qualche consegna in bici. Quella poteva essere la svolta e non persi tempo. 

Iniziai a postare ovunque foto e annunci della migliore torta di carote avessi mai fatto ed in pochi minuti ricevetti le prime richieste.

Pensai al packaging: cartoncino e carta da forno. Economico e pratico.

 

(Ecco la torta di carote che vendevo utilizzando cartoncino e carta da forno)

Rimasi sorpreso dalla gentilezza e dall’altruismo che gli abitanti di Melbourne mi stavano offrendo. Iniziai ad avere clienti abituali e richieste di ricette speciali. 

 

Riuscii così a sostenermi fino all’allentamento delle restrizioni, quando per fortuna recuperai il mio precedente posto di lavoro e tutto andò per il meglio. 

 

Questo é stato  il mio piano di sopravvivenza alla pandemia e sono grato sia andato a buon fine ma ci sono tanti altri metodi che possono esserti utili!

 

Di seguito ecco tre metodi per guadagnare e altrettanti per risparmiare.

 

Metodi per guadagnare

VENDERE VECCHI OGGETTI USATI: probabilmente il più scontato ma altrettanto sottovalutato.

Molti viaggiatori, me compreso, non prendono in considerazione l’idea di poter vendere i propri oggetti per sostenersi durante le emergenze. 

Siamo talmente legati a ciò che possediamo che non vorremmo mai liberarcene eppure, in tali situazioni di emergenza, questa può essere una soluzione ottima! 

 

Il mio consiglio è quello di portare sempre in valigia qualche oggetto che non utilizzi più: possono essere vestiti, vecchi videogiochi, cd, piccoli gioielli.. Non per forza te ne dovrai liberare, ma avere qualche risorsa in tali momenti può esserti davvero utile!

 

VENDERE CIBO: proprio come ho fatto io.

Come avrai notato non devi per forza essere uno chef per poter permetterti di vendere cibo. Il mio consiglio è di focalizzarti su pochi prodotti o addirittura uno soltanto e ovviamente, prima di metterlo in vendita, accertati che il prodotto sia effettivamente buono!

 

Se dovesse capitarti di ottenere un brutto risultato, sii onesto e fallo presente al cliente. La sincerità spesso è apprezzata e ripagata, probabilmente proprio per questo motivo essi potrebbero lasciar correre (a me è capitato).

 

L’ARTE DEL FAI DA TE: perché non imparare qualcosa di nuovo che possa farti risparmiare denaro e che allo stesso tempo ti possa fruttare qualche guadagno?

Potresti produrre saponi, ad esempio, proprio come sta facendo mia sorella! Non solo ridurrai gli sprechi degli imballaggi, risparmierai anche prezioso denaro e potresti venderli! 

La cosa più bella del creare saponi è che puoi dare libero sfogo alla tua creatività, tra la scelta dell’odore e la forma c’è da sbizzarrirsi! 

 

Così come il sapone potresti produrre burro cacao e dentifricio! Sono oggetti che usiamo quotidianamente quindi potresti testarli te stesso e inoltre le persone amano gli oggetti fatti a mano, potresti approfittarne!

Metodi per risparmiare

RISPARMIARE SUL CIBO: Il mio consiglio è quello di puntare ad alimenti ricchi di proprietà nutritive e salutari, in questo modo avrai la possibilità di acquistare meno prodotti senza morire di fame! 

Inoltre, cerca associazioni di volontariato: è probabile che il paese in cui soggiorni stia offrendo pasti gratuiti per la gente che ne ha bisogno. Informati su eventuali associazioni che offrono questo servizio. 

A Melbourne ogni domenica un’associazione volontaria cattolica offriva pasti gratuiti a chi ne necessitava.

 

Un’altra opzione potrebbe essere quella di chiedere ai vari fruttivendoli del posto di offrirti della merce: ogni giorno quantità elevate di cibo (specialmente frutta e vedura) a fine giornata vengono gettati dai rivenditori semplicemente perché non più freschi e dall’aspetto malconcio. Questo potrebbe essere un ottimo metodo per contribuire a non sprecare cibo e a procurartelo gratis!

 

RISPARMIARE SULL’ALLOGGIO: un altro buon metodo per risparmiare è ridurre i costi dell’alloggio. Solitamente l’affitto è una delle spese maggiori che si devono sostenere in viaggio. 

 

Hai mai pensato di offrirti come uomo/donna delle pulizie in cambio di alloggio gratuito? Probabilmente non sarà così piacevole dover pulire e sistemare ogni giorno ma in situazioni di emergenza economica questo è un sacrificio che vale la pena fare! Abbattendo i costi d’affitto avrai un notevole risparmio economico.

E’ probabile che non tutti gli alloggi accettino questa richiesta, informati e cerca attentamente.

 

WORKAWAY/COUCHSURFING: queste sono sicuramente le opzioni che preferisco. Se non le conosci, sappi che sono due fantastiche piattaforme che ti permettono di soggiornare gratuitamente nelle proprietà della gente locale. 

 

Workaway si basa su uno scambio reciproco: lavori un certo numero di ore al giorno per diversi giorni a settimana non retribuito, in cambio ricevi vitto e alloggio. 

Come puoi dedurre dunque è un ottimo metodo per abbattere totalmente i costi! 

La mia esperienza in Australia, infatti, è iniziata proprio così: ho vissuto con due famiglie diverse per qualche mese e ciò mi ha dato la possibilità di imparare diversi tipi di lavoro, immergermi nella cultura e minimizzare le spese.

 

Couchsurfing, d’altro canto, è un’applicazione che si basa su un semplice scambio di culture. Nasce per mettere in contatto la gente locale con i viaggiatori. 

Utilizzando questa piattaforma potrai trovare persone disponibili ad offrirti un tetto sotto cui dormire e, nel frattempo, approfondire la cultura del posto.

 

Dunque entrambi sono altri ottimi metodi per risparmiare in viaggio!

Cos’ho imparato/consigli

Avrò sempre del rammarico nei confronti di questa terribile pandemia ma ci sono una serie di cose di cui sono e sempre sarò grato di aver imparato vivendo questa situazione in prima persona, ovvero: 

 

AVERE SEMPRE UN FONDO EMERGENZE: una grande lezione che ho imparato vivendo questa emergenza è l’importanza di mettere sempre da parte una certa quantità di denaro per gli imprevisti, non solo in tali situazioni ma in generale nella vita di tutti i giorni.

Ahimè ho peccato in questa buona abitudine che sicuramente mi avrebbe reso la vita laggiù molto più agevole.

 

AVERE SEMPRE UN PIANO B: gli imprevisti sono costantemente dietro l’angolo e questo è importantissimo tenerlo sempre bene a mente. 

La vita che stavo svolgendo in quel continente mi stava piacendo talmente tanto da portarmi a non badare a questo importante aspetto. 

Sapevo che il virus stava arrivando ma ho preferito visitare nuovi posti e togliermi qualche sfizio anziché mettere da parte denaro che mi sarebbe stato molto utile. 

Grave errore. 

 

Goditi al massimo la tua esperienza di viaggio ma sii certo di tenere sempre in considerazione che tutto può succedere: è meglio non riuscire a visitare qualche posto piuttosto di fare la fame.

 

METTERSI IN GIOCO: vivere in Italia non mi aveva per niente preparato a questo. Vivere con la mia famiglia mi aveva sempre portato tante certezze e pochi dubbi. 

Farmi mantenere non mi aveva mai davvero fatto vedere la realtà della vita “adulta” mentre dovermi sostenere a Melbourne mi aveva fin da subito aperto gli occhi.

Non avevo mai potuto provare cosa significasse davvero rimanere disoccupati e affrontare questa pandemia è stato un vero e proprio schiaffo in faccia di cui posso solo trarre aspetti positivi.

 

CRESCITA E RESPONSABILIZZAZIONE: questo è sicuramente l’aspetto più importante che racchiude tutti gli altri. 

Se da un lato trasferirmi in Australia mi aveva già fatto maturare parecchio, essere costretto a vivere un’emergenza di tale portata mi ha dato una lezione di vita estremamente importante e mi ha fatto crescere come non mai, responsabilizzandomi sotto ogni punto di vista.

Spero davvero che i miei consigli possano esserti stati utili.

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Viaggio per trovare la migliore versione di me stesso. Scrivo per condividere l'importanza di utilizzare il viaggio come strumento per conoscersi e superare i propri limiti.

Commenti

  • Vivian Vrahos
    15 Febbraio 2021

    You worked so hard and you were very creative! Workaway teaches travellers a lot about the culture of their country, also so risk skills the family have and new lifetime friendships!

    rispondi

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Nato a Ferrara, Italia, Be Adventurer è un blog di Alex Negrini.
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